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Pubblicatio il 4 settembre 2014 | di bitquotidiano

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Stipendi pagati in bitcoin

da Archive.org al Canada

Il primo sito di rilievo mondiale ad aver pagato gli stipendi dei propri lavoratori in bitcoin è stato Archive.org. Il sito gratuito e noprofit che mostra migliaia di foto, video e testi di cui sono scaduti i diritti, oltre che una “macchina del tempo” che permette di vedere com’era in passato ogni sito web.
Da febbraio 2013 Archive.org su richiesta dei suoi impiegati paga una parte dello gli stipendio in bitcoin.

Elementi comuni di questi primi esperimenti di stipendi pagati in bitcoin sono la sorpresa per l’interessere superiore a quanto preventivato, e nella maggior parte di questi casi i pagamenti formalmente avvengono in dollari o euro: per le fluttuazioni di valore di bitcoin e per fini fiscali.

SC5 è un’azienda finlandese che si occupa di creare siti web html5; già a marzo 2013 la notizia che pagano i propri dipendenti in bitcoin.
il merito è di Martti Malmi, uno dei primi sviluppatori del progetto Bitcoin, passato a SC5 qualche mese prima.

Il primo dipendente statale, nel dicembre 2013, ad essere pagato in bitcoin è, negli Stati Uniti, lo sceriffo di un paesino del Kentucky, Vicco di trecento abitanti.
L’interesse del sindaco per Bitcoin ha portato alla creazione di un portafoglio cittadino di Bitcoin per ricevere donazioni. Il sindaco Johnny Cummings crede che la moneta digitale possa salire di valore nel corso del tempo, e così il wallet si configura come un investimento a lungo termine per le casse della città.

Gsm Solutions un’azienda irlandese che ripara elettronica crede molto in Bitcoin; dopo aver installato il primo bancomat del paese, hanno iniziato ad aprile 2014 a pagare i propri dipendenti in bitcoin, partendo dalla sede centrale e contando estenderlo a tutti i dipendenti entro l’anno.

Blockchain è una delle aziende che offre alcuni dei servizi più avanzati legati a bitcoin. Nato come sito che mostra le transazioni bitcoin, ha aggiunto un wallet (portafoglio) bitcoin e app per Android e iPhone; stimati programmatori come Andreas Antonopoulos lavorano per la compagnia.
A giugno 2014 la notizia che tutti i dipendenti della startup inglese vengono pagati solo in bitcoin. L’azienda non possiede alcun account bancario tradizionale.

La canadese Wagepoint che si è avvicinata all’opzione di pagamento in bitcoin a novembre scorso, non si aspettava il successo che sta arrivando quest’anno. Dieci aziende, a settembre 2014, stanno già pagando i propri dipendenti in bitcoin e molte altre aziende stanno chiedendo informazioni.
Anche negli Stati Uniti dove Wagepoint opera sono state chieste informazioni, ma non è ancora attiva l’opzione di pagamento in bitcoin.
Shrad Rao, Amministratore delegato della compagnia, dice che “la cosa più interessante è che abbiamo avuto clienti che si sono avvicinati a noi per via dell’integrazione di Bitcoin, cosa che non ci aspettavamo affatto”

http://www.entrepreneur.com/article/234463
http://www.coindesk.com/kentucky-police-chiefs-salary-bitcoin/
http://blog.archive.org/2013/02/21/employees-to-be-paid-in-bitcoin-please-donate/
http://sc5.io/blog/2013/03/sc5-pays-salaries-in-bitcoin/
http://www.cbc.ca/news/business/salaries-paid-in-bitcoin-a-growing-trend-in-canada-1.2752441

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